KLARA E IL SOLE

“KLARA E IL SOLE” è un romanzo di fantascienza, ambientato nel futuro, scritto dal premio Nobel Kazuo Ishiguro. Nel libro viene raccontata la storia dell’AA Klara, un’amica artificiale alimentata tramite la luce solare, che ha il compito di prendersi cura dell’adolescente che la sceglie, aiutandola a sconfiggere la solitudine. La ragazza in questione si chiama Josie e soffre di una malattia non identificata, che la rende molto debole e la porta a rischiare la morte. Le due stringeranno un forte legame, che spingerà Klara a tentare di salvarla in tutti i modi possibili; per questo si troverà a chiedere aiuto a quella che lei ritiene fonte di vita: il Sole.
Nonostante la storia entri nel vivo solo verso metà libro, ne consigliamo vivamente la lettura, in quanto presenta una tematica che può incuriosire e far riflettere sul rapporto tra presente e futuro, dove quest’ultimo a volte non risulta essere piacevole come ci si potrebbe aspettare. Inoltre il racconto è narrato da una prospettiva diversa e particolare, di chi vede il mondo per la prima volta e prova ad interpretarlo con curiosità.
Abbiamo dato una valutazione medio-alta in quanto la narrazione potrebbe risultare poco coinvolgente, soprattutto nella parte iniziale – la quale però ha un effetto perturbante – ma se si è affascinati dall’idea che gli umani e l’intelligenza artificiale possano sviluppare relazioni di amicizia, questo libro è l’ideale.
Valutazione: 3,5/5
ANIME SCALZE

Anime scalze è un romanzo di 224 pagine di Fabio Geda, pubblicato nel 2017 dalla casa editrice Einaudi; ha come protagonista principale un ragazzo di nome Ercole, attorno al quale ruota tutta la vicenda raccontata.
Ercole Santià vive in un paesino nella periferia torinese, dove si concentra la maggior parte del racconto. Il libro si apre con un flashback del protagonista, nascosto sul tetto di un centro commerciale insieme ad un bambino di cinque anni. Durante il racconto il lettore potrà scoprire come sono finiti lassù, conoscendo a poco a poco la personalità di Ercole, quindicenne con una complessa situazione familiare, di sua sorella Asia, di suo padre alcolista, che durante la storia verrà più volte arrestato, e di sua madre, scappata via da casa senza farsi più sentire a causa dei problemi affrontati con la droga.
Il protagonista, come tutti i ragazzi della sua età, va a scuola, cresce e impara nuove cose. In questo contesto la sua vita viene stravolta dall’arrivo di Viola, ragazza dai capelli rossi che insegnerà ad Ercole a vivere in maniera diversa e a guardare il mondo da un’altra prospettiva. Tutte le decisioni che prenderà il ragazzo durante il racconto sono impulsive, dirette e spesse volte molto sciocche. La sua vita però cambia quando scopre che Asia andrà a vivere con il suo fidanzato Andrea, e quando il padre viene arrestato davanti ai suoi occhi. Questa notizia farà arrabbiare molto Ercole, che decide, a quel punto, di andare dall’unica persona in grado di aiutarlo, Viola. Con quest’ultima si verificherà un episodio significativo che lo porterà ad allontanarsi definitivamente dalla sua città. In questa occasione Ercole avrà importati informazioni sulla madre e inizierà a cercarla. Di qui la comparsa del fratellino di nome Luca, per il quale sarà costretto a compiere una scelta drammatica…..
Si possono individuare in questo libro punti di forza sia strutturali che formali. Il testo si presenta infatti molto scorrevole alla lettura e interessante per i temi scelti dall’autore, come la dipendenza dalla droga, l’assenza dei genitori e l’alcolismo. Si può sottolineare inoltre che la suddivisione dei capitoli scelta da Fabio Geda permette al lettore di lasciare in sospeso la lettura per poi riprenderla in un momento successivo. Riguardo ai punti di debolezza, potevano essere approfonditi meglio alcuni dialoghi tra i personaggi che, a volte, risultano un po’ concisi e asciutti, come nel caso di Ercole e sua mamma, perdendo così quel pathos che avrebbero potuto avere.
Per concludere, consigliamo questa lettura in particolare ai nostri coetanei, anche a chi non ama particolarmente la narrativa ma volesse leggere un libro scorrevole e coinvolgente, caratterizzato dall’abilità di scrittura dell’autore che, attraverso tecniche narrative, come il flashforward, e la capacità, non scontata, di farci immedesimare perfettamente nel personaggio, è riuscito a creare una memorabile avventura.
Valutazione: 4/5
LE OTTO MONTAGNE

Il libro Le otto montagne di Paolo Cognetti è un romanzo di formazione, edito Einaudi, vincitore nel 2017 del Premio Strega, tradotto in oltre 40 Paesi del mondo con una vendita di oltre un milione di copie, e che infine ha ispirato il film omonimo, rilasciato nel 2022 dai registi belgi Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch.
La trama si sviluppa in modo lineare e ruota intorno alla vita di Pietro, narratore della storia, dalla sua adolescenza, trascorsa tra Milano e Brusson, in Val d’Aosta, all’età matura. Intorno alla sua figura, sono sviluppati altri due importanti personaggi: il padre Giovanni, un uomo da sempre legato alla vita urbana, ma che nella montagna trova un nuovo stile di vita, che segna una sua rinascita e che poi cercherà di tramandare al figlio; e Bruno, il ragazzo della porta accanto che Pietro ebbe l’occasione di conoscere durante le sue vacanze estive presso la casa di montagna di famiglia. Le estati in montagna sugellano un’amicizia, che non conosce limiti di spazio e tempo, fra Pietro e Bruno, due personalità contrastanti; infatti, Pietro prenderà l’iniziativa di visitare altre montagne, mentre Bruno non si scollerà mai dal suo paese natale, ai piedi del Monte Rosa.
La montagna rappresenta l’elemento fondativo del racconto, e lo si evince anche attraverso lo stile asciutto e semplice dell’autore; non è più un semplice elemento di sfondo, ma gioca un ruolo fondamentale nell’analisi psicologica delle relazioni umane instaurate nel libro. Conduce i personaggi ad un’inevitabile crescita, che comporta l’avere a che fare con le varie difficoltà che si presentano nella vita di ognuno, come la capacità di trovare il proprio scopo nel mondo. L’autore ne delinea, pertanto, un ritratto chiaroscurale.
In conclusione, il libro si presenta come un capolavoro dove la magnificenza delle vette alpine si fonde con la profondità delle esperienze umane. Cognetti, con la sua prosa delicata e penetrante, invita i lettori a esplorare le vette della propria anima, a confrontarsi con le tempeste emotive e a godere delle chiare distese di serenità che si trovano solo dopo una faticosa ascesa. La trama, avvincente e commovente, si snoda come un sentiero tortuoso attraverso la vita di Pietro e Bruno, rivelando la complessità delle amicizie, delle famiglie e delle scelte che plasmano il nostro destino. Con “Le otto montagne”, l’autore ha creato un’opera che rimarrà incisa nel cuore dei lettori, incanalando la forza della natura e delle connessioni umane in un’esperienza indimenticabile.
Valutazione: 4/5
SEMPRE TORNARE

Sempre tornare è un romanzo di formazione di Daniele Mencarelli ambientato nell’estate del 1991.
Il protagonista è Daniele, un ragazzo romano di 17 anni che, durante una vacanza con gli amici in Emilia-Romagna, decide di voler tornare a casa dopo una serata in discoteca: non sceglie però di fare ritorno con un viaggio diretto in treno o in pullman, ma tramite l’autostop lungo tutta la strada fino a Roma. Durante il libro, quindi, viene percorso il viaggio del ragazzo, durante il quale conoscerà diverse persone, diverse famiglie, diverse case, ma soprattutto avrà modo di confrontarsi con tante realtà. Il viaggio che intraprende sarà soprattutto un viaggio interiore, nel quale affronterà varie situazioni lontane dalla sua normalità, tutto questo per riscoprire la sua persona e scappare da un senso di inadeguatezza che sentiva dentro di lui. Nei diversi capitoli vengono raccontate anche le emozioni di Daniele, sia quelle belle e positive, come quelle che vive quando incontra nuove persone, ma anche quelle negative, provate nei momenti di sconforto o quando è costretto ad adattarsi alle abitudini delle persone che lo ospitano.
Il romanzo è composto da circa 320 pagine che non risultano pesanti, ma anzi invogliano il lettore a proseguire la lettura. La sua storia lineare, senza particolari intrecci, permette di seguire con molta facilità il viaggio di Daniele. Grazie al linguaggio semplice e ricco di espressioni in dialetto romano, che contribuiscono a rendere la lettura più piacevole e divertente, e al racconto introspettivo del protagonista, è facile immedesimarsi nel protagonista e capire come affrontare diverse situazioni.
A prima vista la cosa che più colpisce del libro è la copertina, raffigurante una sagoma in cammino su uno sfondo dai colori accesi, che dà subito un forte impatto all’osservatore, inoltre anche la trama risulta molto accattivante: sicuramente è ideale per un pubblico di ragazzi del liceo. Sempre tornare è un libro che riteniamo potrebbe essere tranquillamente apprezzato da un qualunque ragazzo sui sedici/diciassette anni, poiché il tema trattato può essere molto vicino a vari aspetti alla realtà che noi ragazzi viviamo e l’immedesimazione con il protagonista risulta un valore aggiunto che solitamente piace molto a giovani lettori come noi. Ci sentiamo, per l’appunto, di consigliare questa lettura a tutti i liceali e personalmente le abbiamo assegnato una valutazione alta.
Valutazione: 4/5
A cura della 4ALS