trap: oltre all’apparenza, cultura e impatto sociale

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31 dicembre 2024

di Isabella Brambilla, Amanda Ifke Longoni e Matilde Maggiorano 

  • Isabella 

La musica è una parte molto importante della vita: accompagna i nostri momenti di felicità, ci consola nei momenti di tristezza isolandoci dal resto del mondo, ci aiuta ad esprimere il nostro vero io. 

La musica è una forma d’arte e di conseguenza ognuno la interpreta seguendo il proprio stile.  

Attualmente tra i più giovani si è diffuso molto il genere trap. Questo genere è caratterizzato dall’avere delle basi molto simili tra loro, sulle quali vengono sviluppati dei testi vocali. Il linguaggio è generalmente molto spinto, volgare e racconta fatti senza l’utilizzo di censure. Sulla scena musicale italiana esistono diversi rapper che utilizzano la musica per esprimere la loro rabbia per la loro condizione sociale, altri che si improvvisano finti gangster per poter fare altrettanto e guadagnarci (Tony Effe, ce l’abbiamo con te!). 

Durante l’incontro che noi e la nostra classe abbiamo fatto giovedì scorso al Politecnico di Lecco, con don Claudio Burgio, egli ci ha esposto la sua storia e quella di due rapper che fanno parte della sua comunità Kairos: Baby GANG e Simba la Rue. Entrambi hanno vissuto un’infanzia molto difficile, con genitori quasi assenti e in condizioni di grande povertà. A scuola, interfacciandosi con gli altri studenti, hanno visto che può esistere una vita migliore rispetto alla loro, e hanno iniziato a desiderarla. Per questo hanno compiuto diversi furti e rapine che li ha portati al Beccaria e poi nella comunità di don Burgio. Raccontando la loro storia, egli non ha cercato di giustificare le loro azioni, ma le ha esposte chiarendo il perché sono stati portati a compierle, e di conseguenza il perché nelle loro canzoni usano e parlano tanto di violenza. Il loro scopo, però, non è quello di incitare il loro pubblico a fare altrettanto, bensì si tratta di una sorta di denuncia sociale che serve per esporre il loro problema, la loro frustrazione e il loro bisogno di cambiamento immediato.  

Ascoltando alcuni brani di Simba, ho percepito molta rabbia nel tono della sua voce e prestando particolare attenzione alle sue parole, ho provato compassione per lui e per la vita che è stato costretto a vivere. Ovviamente in parte è stata colpa delle sue scelte, ma d’altra parte, prima che compisse dei reati, nessuno l’aveva mai aiutato. Secondo me noi ascoltando queste canzoni non dovremmo focalizzarci sull’uso del linguaggio scurrile o di espressioni colorite, ma dovremmo concentrarci sulle storie che vengono raccontate. E domandarci perché vengono raccontate con tanta rabbia verso il mondo, lo stato, verso tutti. 

“Parlano, fa niente, so chi in strada vale veramente” (da Dettaglio di Simba la Rue). 

  • Amanda 

Ma perché ai ragazzi piace tanto questo genere musicale? 

Si potrebbe pensare che ai giovani piacciano queste canzoni solo perché sono famose, vanno di moda, ma in realtà c’è un motivo più profondo.  Infatti, la musica trap rappresenta lo stile di vita di molti ragazzi: “Riprende dei problemi che hanno alcuni ragazzi al giorno d’oggi, che possono essere problemi con la legge, lo spaccio e altro, problemi in famiglia” dice Alessandro, un ragazzo sedicenne, “però è anche vero che ci sono alcune canzoni rap e trap che non hanno alcun senso, quindi piacciono solo perché hanno un bel ritmo”. Anche se i problemi trattati nei testi dei rapper (che li scrivono per sfogarsi e raccontare la propria esperienza, denunciare certe situazioni, parlare di momenti difficili e di come ne sono usciti) non sono per fortuna condivisi da tutti, altri giovani si sentono comunque vicini alle aspirazioni contenute in molte delle tracce, come per esempio rendere orgogliose le persone che li hanno cresciuti e avere successo nella vita in generale. 

Bisogna però sottolineare che questo genere musicale è molto popolare tra gli adolescenti e conosciuto da tutti, ma non a tutti piace. 

Personalmente non amo questo genere di musica, mi piacciono solo alcune canzoni, ma ho trovato delle caratteristiche in comune con altri generi musicali che invece preferisco: spesso il tema della denuncia di situazioni difficili e l’aspirazione a una vita migliore, diversa, realizzata, è ricorrente nelle canzoni, e credo che questo sia un pensiero comune a tutte le generazioni, anche se in momenti diversi delle proprie vite. Ascoltando musica dei decenni passati, i temi sono diversi, ma il concetto di non voler seguire regole imposte, bensì ciò che è giusto secondo noi, credo sia intramontabile. 

  • Matilde  

Nei testi delle canzoni trap si evince il tentativo dei giovani di ribellarsi alla società e di trovare una voce che rappresenti i propri turbamenti ed esperienze. 

Penso che troppo spesso i più giovani si sentino sconfortati di fronte a una situazione che vogliono cambiare, in quanto non trovano strumenti per poterlo fare. In Italia i giovani rappresentano una minoranza non sufficientemente considerata dalla società e dalla politica, che si interessa della partecipazione della parte più anziana e numerosa della popolazione. I giovani vengono così di frequente ignorati e non ascoltati proprio in quanto minoranza. 

Sappiamo già perfettamente che per ora questo genere musicale è diventato un vero e proprio fenomeno culturale, influenzando moda, linguaggio e comportamenti, e ha certamente creato una piccola comunità di appassionati in cui molti giovani si possono identificare. È possibile che tramite la musica trap si possa creare anche un movimento che porti le proprie idee e la propria voglia di cambiamento sempre più in mostra agli occhi della società?