recensione sul romanzo “l’arte della gioia”

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16 aprile 2024

“L’arte della gioia” di Goliarda Sapienza è un romanzo che ti prende per mano e ti trascina in un viaggio avventuroso nel cuore della Sicilia del XIX secolo. Racconta la storia di Modesta, una donna forte e ribelle che lotta contro le convenzioni sociali e cerca di trovare se stessa in un mondo che vorrebbe soffocarla.  

Le vicende di Modesta sono ricche di avventure, sfide e crescita personale. Modesta, sin dalla sua infanzia, si distingue per la sua vivacità e la sua determinazione. Cresciuta in un ambiente difficile e oppressivo (un convento), decide di ribellarsi e di inseguire i suoi sogni di libertà e realizzazione. 

Modesta è un personaggio che ti rimane nel cuore, con la sua forza e la sua voglia di vivere pienamente la vita, sfidando ogni ostacolo. Il romanzo affronta temi importanti come l’identità, la sessualità e il desiderio di libertà, con una sensibilità che è capace di toccare corde profonde nel lettore. Ti fa riflettere sulla complessità delle relazioni umane e sull’importanza di essere fedeli a se stessi, nonostante tutto.  

Contribuisce a ciò anche la scrittura dell’autrice, che è coinvolgente e piena di dettagli che ti fanno sentire come se fossi lì, al suo fianco, mentre Modesta vive le sue avventure. 

In sintesi, “L’arte della gioia” è un libro che fa emozionare, sorridere e pensare. Lascia nel lettore un senso di gratitudine per le possibilità infinite che offre la vita e la consapevolezza che, anche nei momenti più difficili, c’è sempre spazio per la gioia e per l’amore. 

Vorrei parlarvi più nel dettaglio delle relazioni che si intrecciano all’interno del romanzo, che sono complesse ma intriganti… 

Particolare è la relazione tra Modesta e Beatrice, che è uno degli elementi centrali del romanzo. Beatrice è una figura fondamentale nella vita di Modesta, rappresentando sia un’amica fedele che un amore profondo e complicato. Fin dall’incontro in giovane età, tra Modesta e Beatrice nasce un legame intenso e reciproco. Le due donne condividono non solo un’amicizia profonda, ma anche un’intesa emotiva e sessuale che va oltre i confini delle convenzioni sociali dell’epoca.  La loro relazione è caratterizzata da una passione ardente e da un profondo legame affettivo; tuttavia, è anche segnata da tensioni e conflitti, dovuti in parte alla diversità delle loro personalità e aspirazioni. Modesta, con il suo spirito ribelle e la sua sete di libertà, è spesso in contrasto con la sensibilità più riflessiva e conservatrice di Beatrice. La loro storia rappresenta un esempio potente di amore e amicizia al di là dei confini imposti dalla società e dalle convenzioni. 

Ma Beatrice non è l’unica donna da cui la protagonista si sente attratta, perché, sin dall’inizio, Modesta è attratta da un’ampia gamma di persone, sia uomini che donne, e le sue relazioni amorose riflettono questa diversità. Significativa è la relazione con Carmine, il padre del figlio che nasce dalla loro unione, nonché anche il padre di Beatrice (si lo so, è un po’ strano…). Carmine è un uomo affascinante e intraprendente che entra nella vita di Modesta in un momento cruciale. La relazione con Carmine è una delle esperienze più significative di Modesta nel corso del romanzo, poichéé la sfida a confrontarsi con le proprie debolezze e a lottare per ciò che davvero conta nella vita.  

La sua storia ci ricorda che, nonostante le difficoltà e gli ostacoli che incontriamo lungo il cammino, l’amore vero e profondo può trasformare le nostre vite e portare significato e gioia anche nei momenti più bui.  

Ilary Coppa