Possiamo stare settimane senza mangiare, alcuni giorni senza bere, ma solo pochi secondi senza respirare. Aria sia e che sia pulita!
Sappiamo che la nostra scuola si trova nella Pianura Padana, una delle zone con la peggior qualità dell’aria in Italia.
L’inquinamento atmosferico, inutile dirlo, è un problema che affligge non solo l’Italia, ma tutto il globo. A scuola e con gli amici avrete sicuramente trattato questa tematica e molti di noi stanno già facendo la loro parte per ovviare a questo problema.
Come sapete, uno dei principali modi per intervenire consiste nella piantumazione degli alberi, che, come gli altri organismi vegetali, tramite il processo della fotosintesi, assorbono l’anidride carbonica dall’aria e rilasciano ossigeno.
Certo, l’ideale sarebbe poter piantumare un albero in prima persona, vederlo crescere e magari raccoglierne i frutti. Ma ognuno di noi può offrire il suo contributo, per quanto piccolo, sostenendo progetti innovativi che vedremo in seguito.
Vediamo cosa succede nel mondo.
La Cina ha imposto l’obbligo ad ogni cittadino maggiore di 11 anni di piantare almeno 3 alberi in un anno. Provate voi a moltiplicare per 3 il numero dei cinesi per sapere quanti ne hanno piantati in un solo anno!
In Africa, nella regione Subsahariana delle Shehel, i cittadini dei villaggi (soprattutto le donne) si stanno impegnando a realizzare una Grande Muraglia Verde. Si tratta di una striscia di terra dove sono già state piantumate migliaia e migliaia di piante autoctone con lo scopo di fermare l’avanzata del deserto. Anche se l’intera muraglia non è ancora stata terminata ed è un’impresa enorme, le comunità locali hanno già salvato migliaia di ettari di territorio dalla desertificazione. Questa azione ha creato anche un’interazione ed una collaborazione fra diverse popolazioni. Prevenire e fermare l’avanzamento del deserto non aiuta solo a mantenere fertili i terreni, ma permette di conseguenza anche vantaggi economici e sociali alle popolazioni africane. Si ha più accesso alle risorse agricole, che forniscono cibo e lavoro; più lavoro e risorse evitano migrazioni di massa e conflitti. (Ehi!…sembra che la striscia verde si possa già vedere dallo spazio…)
È possibile contribuire alla piantumazione di alberi in aree remote del pianeta, pur standosene a casa propria?
Sì che è possibile. Lo permette il servizio “Treedom”. Treedom è un sito internet che dà la possibilità di comprare un albero e farlo crescere e curare da un contadino che risiede in altre parti del mondo.
Comprando (a distanza) un albero su Treedom, si contribuisce all’acquisto dell’albero, si offre il know-how necessario per coltivare ed un aiuto economico ai contadini in difficoltà, prima che la pianta riesca a dare i suoi primi frutti.
Vengono fornite le coordinate GPS della zona dove è piantato l’albero ed è possibile vedere nei mesi ed anni successivi le foto dell’albero che cresce e conoscere chi se ne sta prendendo cura. Insomma, una vera e propria adozione a distanza, che puoi anche regalare a qualcuno. È interessante questa piattaforma perché ci permette di contribuire al sostegno degli agricoltori e piccoli produttori nel mondo e, nel contempo, aiutare l’ecosistema.
Esiste un altro modo per contribuire a rendere migliore l’aria che respiriamo, rimanendo comodi sul divano?
Certo! C’è addirittura un motore di ricerca che si occupa di ciò: il suo nome è “Ecosia” e in pochi anni ha superato i 15 milioni di utenti attivi al giorno. Questo browser web, oltre ad avere i server alimentati solo da fonti rinnovabili a zero emissioni, destina la gran parte dei propri utili a progetti di riforestazione nel mondo. Anche Ecosia, come ogni motore di ricerca che si rispetti, genera introiti dalle pubblicità che compaiono durante le nostre ricerche; circa l’80% di questi introiti viene, però, utilizzato per piantare alberi.
E se non clicco sulla pubblicità che mi mostra contribuisco comunque a piantare gli alberi? Si contribuisce comunque al progetto di questo browser, perché più utenti lo utilizzano, più diventa rilevante per gli inserzionisti avere pubblicità su Ecosia.
Avevate mai pensato a questi metodi per contribuire ad un’aria più pura? Certo, non basterà soltanto comprare un albero a distanza o fare ricerche su internet per ovviare al problema dell’inquinamento atmosferico; occorrono molte più azioni, sempre più incisive e sempre più innovative. Ma non dimentichiamoci anche delle piccole cose quotidiane e dell’importanza di condividerle con gli amici. L’unione fa la forza!
Marco Turba