pronto a partire?

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27 maggio 2023

Quante volte abbiamo desiderato di partire e cambiare abitudini, orari, amicizie? Poterlo fare alla nostra età pare però complesso, soprattutto nel periodo scolastico. Complesso sì, impossibile no. A dircelo è Francesco Conte di 4Elsa che sta passando il pentamestre in Erasmus a Malta. Colta l’occasione del suo ritorno in Italia per le vacanze pasquali, ho deciso di intervistarlo e farci raccontare la sua esperienza. 

Come hai fatto a partire? 

“Beh, innanzitutto mi sono iscritto al bando Erasmus della scuola, questo era il primo anno per il nostro istituto. Avrebbero scelto un ragazzo e una ragazza del quarto anno per passare il pentamestre in un paese estero.” 

Quali erano i criteri per l’ammissione? 

“Ci davano punti in base alla media scolastica dell’anno precedente, al reddito ISEE, al voto in inglese e in condotta. Alla fine, il ragazzo e la ragazza con il maggior numero di punti venivano selezionati per la partenza.” 

Malta era l’unica opzione? 

“No no, avevo in realtà tre opzioni: Germania, Irlanda e Malta. La Germania l’ho esclusa immediatamente, avrei dovuto sapere il tedesco o fare dei corsi per impararlo e non me la sentivo. Per l’Irlanda ci son stati problemi burocratici e sarei dovuto partire più tardi. Malta invece già mi incuriosiva e mi sembrava uno stato più movimentato rispetto agli altri due.” 

Giornata tipo a Malta? 

“Sveglia alle 6.30, pullman alle 7.00, lezioni dalle 8 alle 15 con anche la pausa pranzo; poi il pomeriggio studio, esco con gli amici o vado in palestra, dipende dagli impegni. Poi ceno e nel weekend vado fuori con i miei amici. Insomma, la routine in generale non è cambiata, ma la scuola funziona in modo diverso.” 

Quali sono le differenze con la scuola italiana? 

Parto con il dire che il rapporto insegnanti-alunni è completamente diverso. Lì siamo amici dei professori e veniamo coinvolti maggiormente durante le lezioni. Le lezioni inoltre durano 50 minuti e trovo che sia una modalità efficace, in quanto ci permette di stare più tempo concentrati. Altra differenza con l’Italia è che sono gli studenti a spostarsi nelle varie aule e non i professori.” 

Come hai trovato le persone del posto? 

“Sono veramente molto accoglienti, soprattutto con i nuovi arrivati. Malta è un paese multiculturale e si è aperti verso il prossimo. Fare amicizie è stato veramente semplice, ho una mia compagnia di amici con la quale esco ogni volta.”

 

Sfatiamo un mito: come si mangia? 

“Diversamente da come la gente probabilmente si aspetterebbe, a Malta si mangia bene. Sicuramente nulla supera la nostra cucina, ma posso dire di non essere a digiuno. Gli abitanti sanno cucinare anche i nostri piatti. Cibi tipici di Malta? I pastizzi (una sorta di calzone a pasta friabile e croccante, riempito tradizionalmente con ricotta, oppure piselli o carne di maiale) e il coniglio. Ho notato anche che amano talmente tanto le uova che le inseriscono in qualsiasi piatto.” 

Dicono che a Malta faccia sempre caldo, è veramente così? 

Non so se sono io il problema, ma da quando sono arrivato il bel tempo l’ho visto per due giorni. Ci son stati 3 terremoti nel giro di due settimane, mi sono ammalato 4 volte in un mese, c’è un vento che è in grado di far volare anche me e non c’è giorno in cui non piova. La mia famiglia ospitante ha detto che non ha mai visto questo clima negli ultimi 50 anni. Quindi sì, credo di essere stato io la causa di tutto.” 

A proposito di famiglia ospitante, che rapporto hai con loro? 

“Diciamo che il rapporto non è quello di una famiglia a tutti gli effetti. I signori che mi ospitano sono sicuramente cordiali e simpatici, ma sembrano più degli affittacamere e non dei veri genitori. Infatti, oltre ad ospitare me c’è un altro ragazzo francese che è qui a Malta per lavorare.” 

Malta è molto influenzata dalla cultura inglese, vero? 

“Sicuramente. Malta, infatti, era una ex colonia britannica. Oltre ad avere l’inglese come seconda lingua, pure il modo di guidare è identico; guidano al contrario, con il volante a destra. Non esistono le patenti sotto ai 18 anni, neanche per il motorino, ci si sposta con i mezzi pubblici. Le regole stradali non mi sembrano molto rispettate, si dà la precedenza a chi suona per più tempo il clacson.” 

Malta è un paese laico? 

“No, per niente. Il cattolicesimo è religione di Stato e in ogni scuola c’è una chiesa. Ci sono anche minoranze religiose, ma il cattolicesimo è veramente seguito, praticamente ogni santo viene festeggiato.” 

Discoteche e alcolici? 

“Si possono assumere alcolici e andare nelle discoteche legalmente dai 17 anni. Le discoteche sono inoltre gratuite, o se dovessero essere a pagamento ti vengono offerti dei drink in omaggio. Malta di sera è molto movimentata” 

Hai trovato l’amore? 

“Beh, si dice che ci cerca trova, però io non ho cercato e di conseguenza non ho trovato.” 

Sei stato al mare? 

“Ovviamente. Il mare si trova a mezz’ora da me e quando sono riuscito a beccare l’unico giorno di sole ci ho fatto anche il bagno. Era febbraio e c’erano 20 gradi.” 

Ti manca l’Italia? 

“Sicuramente mi manca stare lontano dalle mie amicizie e dalla mia famiglia, ma non posso dire di stare male qui, mi sto divertendo molto.” 

Ti lasciano libero di fare quello che vuoi? 

“Sì, anche tanto. La famiglia ospitante mi lascia libertà completa, non ho coprifuochi e ho una copia delle chiavi di casa. Sono anche più indipendente, ad esempio al pranzo ci devo pensare io a prepararmelo” 

Consiglieresti l’esperienza Erasmus? 

“Certo, mi ha aiutato molto ad uscire dalla mia bolla e a mettermi alla prova in un luogo sconosciuto, lontano da tutto e tutti. Conoscere nuove persone, nuovi luoghi e nuovi punti di vista è stato sicuramente utile ad aprire la mia mente.” 

Consiglieresti Malta nello specifico? 

“Sì, ma solamente soggiornandoci per poco tempo. Dopo un po’, essendo un’isola piccolina, si entra nella monotonia. La consiglio soprattutto in estate, come meta turistica, ma sicuramente non ci vivrei.” 

Finite le domande, ringrazio Francesco Conte per averci portato con noi nel suo mondo e nella sua esperienza, soddisfando ogni nostra curiosità e rispondendo sempre in modo simpatico e diretto. 

E tu, sei pronto a partire? 

Melina Koci