oro blu

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29 maggio 2019

Talvolta la confusione può essere armonica. È proprio questo allegro frastuono che ti avvolge, mentre siedi comodamente a bordo piscina, con le gambe che penzolano nell’acqua fresca e il viso rivolto al cielo.

Il sole riscalda con i suoi luminosi raggi la lussuosa nave da crociera su cui ti trovi. Le persone sembrano tutte estremamente rilassate, in armonia con se stesse e con il mare che scorre sotto di loro. In un guizzo d’improvviso interesse ti allontani dalla piscina per dirigerti vicino al parapetto, desideroso di ammirare il panorama che ti circonda.

Il mare, insolitamente calmo, risplende di un blu intenso, mentre silenziosi sussurri paiono invitarti ad immergerti nelle sue tenebre piene di vita, così lontane dai domini dell’uomo. È una sorta di attrazione magnetica, tanto sottile quanto potente; è un richiamo meraviglioso e inafferrabile che ricorda al cuore quanto si è piccoli di fronte alla natura.

Con stupore e perplessità noti due sagome scure saettare nell’acqua, ombre nere che precedono la nave, come in una sorta di giocosa gara. Cerchi di seguirle con lo sguardo, attento e curioso; con un balzo due bellissimi delfini emergono dall’acqua, eleganti nei loro movimenti, quanto celeri e sinuosi. Fischiano, come a voler salutare, per poi rituffarsi in mare e sparire nel profondo blu, lontano dalla tua vista.

Mentre la tua mente vagheggia ammaliata, i tuoi occhi avvistano un’isola lontana, un lembo di terra.

Improvvisamente la nave sobbalza e si ferma un poco. Dopodiché riparte ad una velocità inusuale, fendendo l’aria con vigore e aprendosi un varco nella distesa blu. Mentre il vento soffia sul tuo viso, chiudi gli occhi, stupito ed elettrizzato: ti senti stranamente più vivo, come se il tuo corpo potesse staccarsi in volo.

Non ti accorgi del tempo che passa fino a quando il vento cessa di colpo: aprendo gli occhi vedi che la nave si è fermata al porto per far visitare ai turisti l’isola che prima avevi scorto da lontano.

Appena i tuoi piedi toccano terra al porto di Athinios avverti una strana sensazione, come se stessi ancora dondolando cullato dalle onde del mare. Guardandoti in giro riconosci le tipiche case bianche con le persiane blu e i fiori di Bouganville ovunque: sei nella magnifica Santorini, meta paradisiaca che ogni uomo sulla terra sogna di visitare.

Inizi a camminare incantato e rapito, con lo sguardo che corre da un dettaglio all’altro, attento a non perdersi nulla di quel paesaggio mozzafiato.

Arrivi – dopo aver camminato non sai quanto – al famoso sito archeologico di Akrotiri conosciuto come “La Pompei dell’Egeo” perché, come Pompei, anche questa città venne distrutta a seguito dell’eruzione del vulcano Thera che la ricoprì di cenere conservandola nel tempo.

Essendo un amante della filosofia, lo ricolleghi immediatamente al mito di Atlantide inventato da Platone che si ispirò proprio a questo catastrofico evento per raccontare la storia di quella città sprofondata nel mare. 

Seguendo il percorso delle passerelle ti trovi completamente immerso nella bellissima città che sarebbe dovuta essere, piena di case, palazzi ed edifici. Inizi a girovagare per le tortuose stradine e ti accorgi ben presto di essere circondato da stupende sinagoghe. Incuriosito e meravigliato decidi quindi di entrare in una di queste, invitato da una grande insegna bianca su cui é riportato il nome di Ari Ashkenazi. Una volta al suo interno vieni immediatamente catapultato in un piccolo ma grazioso edificio, dalle bianche pareti dipinte di splendente azzurro.

Inizialmente, rapito da quel dolce contrasto cromatico, non noti che poco lontano da te una guida sta mostrando a dei visitatori i dettagli della sinagoga che da quanto riesci ad udire è la più antica ancora utilizzata in Israele.

Realizzi allora di trovarti a Safad, la cittadella dai mille nomi, una delle quattro famosissime città sante, situata sul terzo colle più alto della Galilea. Curioso ed incredulo decidi allora di proseguire l’esplorazione alla scoperta di quel luogo in cui storia e religione si intrecciano in un turbinio di vicende ed eventi. 

Scoprì così l’affascinante “quartiere delle sinagoghe”, dove sorgono numerosissimi luoghi di culto. Questo è dovuto all’importanza religiosa della città, la cui fondazione è attribuita a Sem, uno dei tre figli di Noè.

Fra le meravigliose attrazioni di Safad vi è inoltre la Sarah’s Tent Art Gallery, dove sono esposte le opere surrealiste di un famoso pittore e scultore israeliano. Il silenzio che risuona nelle sale crea un’atmosfera magica, come se i colori dei quadri esplodano sulle pareti, catapultandoti in un mondo irreale e distorto, ma al contempo affascinante e luminoso.

Non vorresti più lasciare quel meraviglioso luogo, ma noti che il caldo sole si fa sempre più vicino all’orizzonte, mentre i colori del tramonto tingono il cielo di un rosso infuocato. Decidi allora di cercare un posto dove ammirare il panorama, mentre ad ogni passo percepisci in te una strana sensazione come se il tuo corpo divenisse sempre più leggero. Ti sembra quasi di volteggiare in aria, in un’assurda danza armoniosa.

Con atterrito stupore, noti che i tuoi piedi si sono staccati dal suolo e cammini sopra la città come su un ponte di vento. Mentre guardi verso il basso, tutto il mondo sprofonda e la terra si richiude su se stessa, avvolta da lingue di mare. Gigantesche onde sovrastano i domini degli uomini, brillando come oro alla luce dell’ormai morente sole, mentre tutto si tinge di un lucente ed intenso blu.

Giorgia Riva e Luca Grisi
(a cui facciamo tutti i nostri più cari auguri di compleanno,
ti vogliamo bene rappre)