lettera a te che hai una matta voglia di vivere ma spesso hai paura di farlo 

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07 giugno 2024

Caro Tu, 

ti scrivo perché ho vent’anni e so come ci si sente ad avere paura. Ho diecimila sogni e progetti che tengo da parte perché a volte non ci credo abbastanza, sono confusa perché spesso non riesco a delineare il limite che sta tra l’essere realisti e il cinicamente disillusi, né quello che sta tra il sognare e l’essere troppo ingenui. Sono spesso travolta da una valanga di punti di domanda che mi immobilizzano completamente, destabilizzata dalle troppe strade che ho di fronte. Come si fa a scegliere quella giusta? Come ci si muove in questo mondo sempre più complesso, che soprattutto ci spinge a pensare che crescere sia solamente una fatica, che per essere felici dovremmo rimanere ragazzini, avere pochi pensieri, che ci insegna a prendere solo le strade più semplici, che ci chiede tanto ma che allo stesso tempo sembra lasciarci poco o niente? 

Quello che noto tra noi ragazzi è che a volte siamo poveri di sogni. Siamo noi i primi ad essere pessimisti, incatenati da una paura matta di fallire, che ci incaglia non appena proviamo a conquistare ciò che tanto desideriamo. La nostra società ritrae il fallimento come un mostro terribile. Lo allontana, non lo nomina mai, non lo accetta, scappa. Il fallimento è visto con orrore, come debolezza, è quello che ci ammutolisce, ed è per questa paura che non abbiamo il coraggio di dire ad alta voce quali sono i nostri progetti, i nostri sogni. Non sappiamo più lottare per la paura di fallire, ma questo è il più grande fallimento a cui potremmo andare incontro.  

E tu? Tu hai il coraggio di puntare in alto? O sei come tutti gli altri che per paura di cadere e di sporcarti la faccia punti alla versione meno brutta di te, piuttosto che a quella migliore? Punti alla mediocrità o alla felicità? Ogni mattina, quando ti svegli, qual è il motore che ti spinge ad agire, a far fatica, ad andare avanti? Che cosa costruisci ogni giorno? Sai dove stai andando? Vivi o sopravvivi? 

Abbiamo paura di puntare troppo in alto perché pensiamo di perdere tempo dietro a sogni irraggiungibili, ma se tutti giochiamo al ribasso per paura di non farcela, allora significa che il mondo perde anche quella piccola possibilità di godere del nostro successo, perde quella luce, quella bellezza che potremmo portare se davvero osassimo, se ci buttassimo a capofitto nelle cose, se riuscissimo nelle nostre piccole grandissime imprese. Che cosa ci guadagni a non buttarti? Come puoi vincere se non ci provi nemmeno? Se pianti un seme non per forza crescerà una pianta, dipende infatti da tantissimi fattori, non solo da te. Dipende dal clima, dal terreno, dall’acqua, dal sole, dalla luce. Ma se nemmeno ci provi, a piantare quel seme, allora è sicuro che non crescerà mai niente. Ogni volta che desisti perché non ci credi abbastanza, pensa che stai lasciando di fronte a te un terreno vuoto, e che neghi a quel terreno di far crescere i suoi frutti. E chi sa, invece, che cosa può portare un piccolo seme nel corso di una vita intera? A volte dietro l’angolo ci aspettano grandiose opportunità, ma se noi non camminiamo per paura di cadere, come possiamo vederle, incontrarle, viverle?  

Quello che mi viene da dirti (e quello che ripeto spesso a me stessa) è di pensare che di vita ne abbiamo solo una, ed è questa. E la cosa buffa che non teniamo mai in considerazione è che non sappiamo quanto vivremo, e che ogni giorno che ci svegliamo potrebbe davvero essere l’ultimo che ci resta. Non sappiamo se vivremo altri sessant’anni o sessanta ore, non ne abbiamo idea. Allora che senso ha vivere con paura questi giorni? Non frenare le tue idee, anche quelle più azzardate, non avere paura di cambiare, di prendere decisioni alternative, di osare, di intraprendere strade originali. Non omologarti solamente perché è più facile farlo, non rimanere fermo solo perché non sai dove andare. Piuttosto prendi una strada delle tante e vedi dove ti porta, se non è quella giusta ne proverai un’altra, finché la vita non ti farà incrociare la tua via, il posto in cui tu puoi splendere e dare il meglio di te, lasciare al mondo una luce solo tua.  

Inoltre, smettila di pensare che puoi avere tutto sotto controllo, perché non è assolutamente vero! Da un giorno all’altro possono crollare le certezze che ci siamo costruiti in tantissimo tempo, possono stravolgersi situazioni che credevamo stabili e aprirsi scenari a cui mai avremmo pensato prima. Spesso crediamo che siamo noi a scegliere tutto della nostra vita, ma non è così, la vita è molto più grande di come la immaginiamo noi, quindi non ha senso incasellarla in piani, idee, progetti nostri, senza prendere in considerazione la sua imprevedibilità. Allora che senso ha preoccuparsi, in questo piccolo e buffo periodo che abbiamo da vivere?  

Se non rischi, se ti incagli nel timore di vivere, la vita passerà e tu rimarrai sempre col rimpianto di non aver provato. Che cosa ti spaventa così tanto? Ogni volta che vorresti fare qualcosa ma hai paura di farlo, chiediti: che cosa ho da perdere? Sono sicura che la maggior parte delle volte la risposta sarà: effettivamente, niente. Togliti di dosso questa angoscia di non saper dove girarti, di non saper che cosa dire, come fare le cose. Togliti dalla testa le domande che ti immobilizzano, quelle che ti fanno pensare di non essere capace, di non essere adatto, all’altezza, di non essere fatto per qualcosa. Provaci, sarà la vita a indirizzarti verso la cosa più giusta per te, ma tu devi metterci del tuo, ci devi provare, devi dare l’anima a questa tua esistenza.  

Abbi fiducia nella vita, non avere paura. Devi essere tu scintilla di luce in questa realtà! E se pensi che il mondo degli adulti non sappia ascoltare noi ragazzi, che non creda in noi, chiediti se allora ha più senso assecondare tutto questo spegnendoti nel grigio pessimismo di un mondo che non ascolta, o piuttosto alzare la voce e provare a costruire dei piccoli pezzi di bellezza con la tua vita. Sii resiliente e non piangerti addosso, non c’è tempo per farlo. Alimenta il fuoco che hai dentro, prova a fare quello che ti anima, credici, buttati, osa un po’ di più. E se anche dovesse andare male, potrai dire di averci almeno provato, potrai dire che quel seme tu hai provato a piantarlo, piuttosto che startene fermo davanti a un terreno vuoto.  

Non farti intimorire, quando senti bruciarti dentro la voglia di vivere! Non nasconderla, non soffocarla. Falla scorrere nelle tue vene, lasciala libera. E se non la trovi, se delle volte pensi che si sia persa… valla a cercare, riprenditela, risvegliala! Dalle modo di creare tutto ciò che in te è ancora potenza, lasciala agire, perché lei è quel filo che collega te ai tuoi sogni.  

Non permettere che il nero pessimismo tanto diffuso si metta tra te e la tua felicità. Tu puoi dare al mondo una parte di vita totalmente unica, insostituibile, assolutamente solo tua, ed è questo il tuo momento per costruirla e per conquistarla. 

Stacca lo sguardo dallo schermo del telefono, alzati dal letto, scrollati di dosso quella noia che ti rende spento e dubbioso. Alzati e guarda al cielo, ricordati che è lì che devi puntare, più in alto che puoi. Metti da parte ogni inutile paura, togliti le catene che ti legano le gambe, le mani e le idee, semplicemente buttati a capofitto in questa tua vita.  

Sta aspettando solamente te. 

Marta Fumagalli