l’angolo del poeta

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27 maggio 2023

VERSI ALLA LUNA

Onesta luna, 

tu che vegli  

dal vespro agli albori 

tu che rischiari  

questo granello  

con candido pallore  

e taciturna  

scorti la mia insonnia, 

dimmi 

perché bramarlo a tal punto 

da dolermi il cuore  

di cotanta letizia  

quando il suo sguardo 

caduco  

mi avvolge, 

distratto  

perisce nei miei occhi, 

dimmi  

perché la pelle 

freme sotto il suo tocco, 

sotto dita velate 

di fiori 

di nubi 

di astri. 

Luna indovina,  

viatrice per l’etere,  

mia fedele compagna  

nella sorda notte, 

come può 

un sol cuore  

esser ricolmo 

di tanto ardore? 

COLPO DI FULMINE 

Lo riconobbi ancor prima 

che i suoi occhi  

destassero in me il fervore, 

seppi di che ardeva la sua anima 

prima di saperla toccare. 

Vederlo fu amarlo.  

Il peso della mia breve esistenza 

levitò sopra il mio corpo  

nell’istante in cui 

la sua voce salvifica  

sfiorò la mia.  

Dianzi il cuore  

non ebbe mai arso a tal punto  

da infiammare la pelle 

di così amabili pensieri.  

Ora il suo dolce sogno  

turba il mio riposo, 

un fumo di trepidazione 

fruga nel nero della notte  

il suo respiro  

e supplico che la sua anima 

si disperi e si tormenti 

nella brama di ricercar la mia. 

Carolina Maggi