(intervista al prof. Locci e ad alcune studentesse che hanno partecipato al corso)
Durante la settimana dedicata agli approfondimenti dello scorso gennaio, il prof Locci ha proposto agli studenti del nostro istituto un’attività interamente dedicata al racconto della Grande Guerra attraverso il cinema. L’iniziativa ha attirato la nostra attenzione, dato che ci era giunta la notizia che essa si stava prolungando al di là dei limiti temporali della settimana dedicata, e così, nei giorni scorsi, abbiamo avuto la possibilità di parlare con il prof Locci, organizzatore dell’evento, e alcune studentesse che hanno preso parte al progetto, allo scopo di raccontarvi questa illuminante esperienza.

“Buongiorno prof, sappiamo che lei ha scelto di proporre un corso dedicato alla Grande Guerra in occasione della settimana degli approfondimenti recuperi; può spiegarci come le è venuta questa idea?”
Prof Locci: “Questo corso è stato un modo per manifestare e far interagire due mie grandi passioni: la storia e il cinema. Chi mi conosce sa bene che uso quest’ultimo come forma di insegnamento. Non si tratta di vedere semplicemente un film, ma di fermarsi a riflettere e tentare di capire cosa c’è dietro. Il cinema riesce a dire qualcosa in maniera simbolica, metaforica e quindi da interpretare.”

“Quali sono state la attività svolte all’interno del corso?”
Prof Locci: “Prima di tutto abbiamo analizzato il rapporto tra cinema e Prima guerra mondiale in senso evolutivo, abbiamo cioè cercato di vedere come la rappresentazione della guerra sia cambiata nel corso di alcuni decenni e abbiamo sottolineato le differenze. Il nostro obiettivo è stato mostrare la consapevolezza che il cinema ha progressivamente acquisito sulla vera realtà della guerra.
Nella prima parte del corso ci siamo quindi concentrati sull’analisi di questi spezzoni tratti dai film; nella seconda parte i protagonisti sono invece stati gli studenti, che hanno creato un vero e proprio documentario, attraverso cui raccontare tale evoluzione: hanno scritto i testi, realizzato le scene con la telecamera… erano concentratissimi! È un progetto che è andato oltre alla settimana dei recuperi e non è ancora concluso.”
“È un’esperienza che ha intenzione di ripetere nei prossimi anni? O comunque un’esperienza simile, sempre legata ad un fatto storico…”
Prof Locci: “Assolutamente sì! Mi è piaciuta molto la settimana di sospensione delle attività didattiche, perché ho potuto dedicare più tempo ad una passione. In questo modo abbiamo anche approfondito molto di più ciò che è stato detto in classe.”

“Conosce qualche film o libro da consigliare ai nostri lettori riguardo al tema della Grande Guerra?”
Prof Locci: “Per quanto riguarda la narrativa, consiglierei il libro di Remarque: “Niente di nuovo sul fronte occidentale”, uno scritto fondamentale, riprodotto più volte anche in forma cinematografica. Per quanto riguarda il cinema, consiglierei il film “All’Ovest Niente di Nuovo”, (diretto da Milestone nel 1930) che è stato al centro della nostra analisi durante questo corso.”
Dopo un interessante confronto con il prof Locci, abbiamo deciso di ascoltare la testimonianza di tre ragazze che hanno preso parte all’iniziativa, per scoprire qualcosa in più rispetto alla loro esperienza.

“Quale è stato l’aspetto di questo corso che più vi è piaciuto?”
Aurora Cazzaniga, 5LSP: “La cosa bella di questo corso è stato il fatto che il prof ci abbia coinvolto attivamente. Non è stata una lezione normale, molto spesso faceva intervenire anche noi per esprimere i nostri pensieri. Mi è piaciuto il fatto che abbia conciliato storia e cinema, ciò ha reso la spiegazione leggera e facile da ascoltare.”
Sofia Brivio, 4ALL: “Anche per me quest’esperienza è stata molto positiva, perché noi ragazzi siamo stati al centro del lavoro. Non mi aspettavo fosse così interessante.”
Martina Pozzoli, 5LSP: “È stato un percorso estremamente positivo, al di là delle mie aspettative; c’è stato un momento di confronto molto interessante. Conosco il modo con cui il prof spiega, ed è molto coinvolgente, è in grado di trasmettere la sua passione.”
“È un’esperienza che vorreste ripetere in futuro se ne aveste la possibilità?”
Aurora e Martina: “Purtroppo siamo in quinta, ma è un corso che consiglieremmo volentieri ai ragazzi delle altre classi.”
“Pensate che delle iniziative come queste, basate principalmente sul racconto di eventi storici, possano arricchire ulteriormente quanto studiato in classe?”
Sofia: “Si, proprio grazie alla parte di realizzazione personale, perché abbiamo potuto metterci alla prova in cose che non avevamo mai sperimentato. È stata un’esperienza interessante proprio a livello pratico, in questo modo le informazioni sono state assimilate ancora di più. Io vorrei fare la regista, quindi è stata un’occasione stupenda, un momento collettivo e di collaborazione.”

“Quindi oltre che ad un attivitá volta ad approfondire il tema della Grande Guerra, è stata anche un’occasione per fare amicizia e stare insieme, giusto?”
Sofia: “Certo, perché realizzare un lavoro del genere con persone che non hai mai visto prima potrebbe bloccarti per via dell’imbarazzo, invece c’era un clima molto tranquillo, era come se fossimo già amici da un pezzo.”
Martina: “Da sola non avrei saputo da dove iniziare, insieme abbiamo unito le nostre idee e il risultato è stato molto interessante.”
“Prima ci avete raccontato che questa esperienza sta continuando al di fuori delle mura scolastiche, in che modo?”
Martina :“Io sto facendo il montaggio delle scene a casa, sto finendo ora, anche se è molto impegnativo. Vorremmo caricare i prodotti sulla pagina di Bacheletgram, poi ci troveremo noi partecipanti per guardare il filmato finale.”

Come avete potuto costatare dalle parole del prof Locci e delle studentesse che hanno partecipato, l’esito di questa esperienza si è rivelato più che positivo. Ha rappresentato un momento di confronto, di unione e di amicizia, ha saputo conciliare le idee di giovani studenti innamorati della storia e del cinema e trasformarle in un prodotto concreto: un documentario sulla Grande Guerra, realizzato dagli stessi ragazzi. I volti sorridenti e illuminati di Sofia, Aurora e Martina ci hanno trasmesso una passione e una dedizione uniche, impreziosite dalle competenze e conoscenze del prof Locci durante lo svolgimento dell’attività.
Insomma, non ci resta altro che invitarvi a prendere parte a questa o a simili esperienze anche il prossimo anno, con la convinzione che possa rappresentare per ciascuno di voi un momento gratificante, ma soprattutto indimenticabile!