giorni di cui sentiremo la mancanza

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24 febbraio 2023

Dal 23 al 27 gennaio abbiamo nuovamente fatto esperienza della settimana di pausa didattica nella sua forma più piena, dopo due anni di limitazioni dovute alle ahimè troppo ben note vicende pandemiche. Tra corsi di recupero, laboratori e incontri su vari argomenti, un po’ tutti abbiamo sperimentato questo nuovo tipo di libertà (per chi ha avuto solo corsi di recupero, scusatemi, so che la parola “libertà” vi avrà fatto storcere il naso) e certamente ci siamo tutti fatti delle opinioni al riguardo. 

Ecco, chi meglio del giornalino scolastico per riferire i pensieri degli alunni e dei professori che hanno vissuto in prima persona questi cinque giorni tanto intensi quanto interessanti? (Forse anche un po’ caotici!). Vi riportiamo di seguito alcuni dei più interessanti e curiosi tra i molti che abbiamo raccolto nel corso della settimana. 

«È stato molto meglio di quello che mi aspettavo, sono rimasta stupita» 

Una studentessa che, chiaramente, aveva delle aspettative molto alte… 

«Quando sono usciti i link per prenotarsi ero al corso di nuoto, per riuscire a prendere posto ho messo mia madre davanti al computer con la lista di quello che volevo fare. Le ho detto che le avrei regalato qualcosa se fosse riuscita a iscrivermi a ciò che mi interessava»

Vi chiederete: ha vinto la puntata del secolo, oppure la sua idea si è rivelata un fallimento totale? 

Beh, a giudicare dal sorriso e dalla sua risposta, sua mamma ha sicuramente fatto un ottimo lavoro, infatti:

«Le ho prenotato un appuntamento dal tatuatore».  

Ragazzo del triennio partecipante al corso “Puliti e profumati!”, in risposta alla domanda “Come hai fatto a prenotarti a questo corso che era uno tra i più richiesti?”

Quest’esperienza è stata certamente apprezzata da molti, come può assicurarvi una ragazza del triennio che alle nostre domande ha risposto così:

«Se la scuola fosse sempre così, non salterei nemmeno un giorno!». 

Ma non dimentichiamoci del personale ATA, di cui abbiamo voluto assolutamente conoscere l’opinione. In fondo, è sempre importante sapere il parere di qualcuno che ha un punto di vista totalmente esterno al nostro — e loro che ci hanno guardato correre da una classe all’altra per una settimana sono sicuramente la voce fuori campo di cui abbiamo bisogno! 

«Disorientante. No, non disorganizzata (come hanno detto in molti), disorientante». 

Non siete riusciti a partecipare alla conferenza “Allenarsi al futuro”? Non temete, siamo qui per darvi l’onesto parere di una ragazza che (purtroppo) vi ha assistito: 

«Era un po’ come una vendita promozionale per sponsorizzare la Bosch». 

In fondo, una parte importante del nostro futuro sarà vivere come adulti e, si sa, la scelta di una lavatrice è molto delicata! 

Certo, risulterebbe estremamente divertente se qualcun altro avesse un parere totalmente contrastante… Sì, avete indovinato: abbiamo un’altra opinione da offrirvi su questa conferenza, ed è del professore Passanante. Eccola qui: 

«È stata una giornata meravigliosa, una grande soddisfazione!».  

Passiamo ora ai corsi di recupero. Il professore Puglia ha tenuto il corso di recupero di latino alle classi terze scientifico e ci ha detto: 

«Ho fatto il corso di recupero a otto studenti. Cinque sono passati. Sempre meglio di uno. Sempre meglio di zero!». 

Chi può dargli torto?  

Se vogliamo invece prendere in considerazione i corsi di recupero di matematica e fisica — quelli da noi studenti più temuti! — allora ascoltiamo le parole di chi ha avuto il piacere di parteciparvi: 

«Quello della professoressa * (perdonate la censura del nome) non è stato proprio un recupero…»

(si sa, le voci critiche, a torto o a ragione, non mancano mai) 

Ma c’è chi nella sfortuna ha trovato una grande fortuna:  

«Ho capito più in una settimana che in un anno intero»  

Ragazzo del terzo anno rispetto al corso di recupero di matematica

Sappiamo benissimo che ci sono stati molti problemi con le iscrizioni. Insomma, c’è chi ha sfruttato i propri genitori per accaparrarsi un posto e chi probabilmente non aveva parenti di cui usufruire, come un ragazzo del triennio che ci ha detto: 

«Ma io sinceramente non mi sono iscritto a nulla e sono venuto a scuola e basta. Cioè, per dirti, è rimasto solo un corso da dieci ore di spagnolo. E io faccio lo scientifico»

Non è mai troppo tardi per scoprire una nuova passione, no? 

Parlando della conferenza sull’Erasmus+, invece, abbiamo raccolto l’opinione di uno studente che è appena tornato dall’anno all’estero in America: 

«Mah, insomma, trovo un po’ limitante per gli studenti che vogliono affrontare esperienze all’estero, che a parlarne siano state chiamate solo persone che sono state cinque giorni a Malta in albergo, sottolineo in albergo, e non noi che abbiamo vissuto la Vera esperienza. E sinceramente sentirmi dire anche cose del tipo: “In una settimana sono cresciuta molto”, “Mi ha cambiato la vita” e la professoressa che teneva la conferenza affermare convinta: “Non so quanti di voi avrebbero avuto il coraggio di fare un’esperienza del genere” mi ha fatto sorridere. Se ciò a cui mira l’Erasmus+ è dare spunti di esperienze all’estero che ti possono fare maturare, allora dovrebbero fare parlare noi, che potremmo offrire molto di più rispetto a ciò che hanno esposto questi ragazzi. Non è per offendere eh, ma…». 

L’ultima recensione che vogliamo condividere con voi riguarda il laboratorio su Emily Dickinson. Attenzione, non è detto che tutti possiate capire il riferimento, ma confidiamo in voi! 

«Il laboratorio su Emily ci ha fatto ritrovare a fare come Emily. In tutti i sensi»

e chi vuole capire, capisca! 

Molte di queste opinioni saranno forse simili alle vostre e sicuramente tante altre saranno in completo disaccordo con la vostra esperienza. Però la cosa bella è proprio questa: abbiamo condiviso la stessa esperienza, vivendola in modi totalmente diversi.  

Così va la vita, no? 

P.S. Il Giornalino esiste proprio per dar voce, nel rispetto reciproco, alla libera opinione di tutti gli studenti e lavoratori del Bachelet: perciò, se avete commenti o pareri sulla settimana della pausa didattica che desiderate diffondere e condividere, vi assicuriamo sin d’ora che il Giornalino sarà ben lieto di ospitarli! 

Sara Della Malva