(riflessione sugli approfondimenti: “I colori della voce”-Limonta G. e “La meditazione come strumento per vivere la tua vita consapevolmente”-Rosano)

In una vita di ansia costante, la persona coraggiosa è colei che osa fermarsi e respirare profondamente. Non nasconde le emozioni, bensì si concede il tempo di conoscerle una ad una, sedendosi a condividere un caffè.
Non giudica, comprende che ogni sentimento è prezioso, desiderando ascoltarli tutti, avvolgerli con attenzione nel suo essere e farli sentire al sicuro. Sa di non essere semplicemente ciò che prova, ma come vive l’esperienza. In un mondo di maschere, lei è volto e alla realtà si volta.
Ferma il passo per un respiro completo: sente l’aria penetrare, la gabbia toracica espandersi, i polmoni colmarsi, il diaframma contrarsi e la pancia sollevarsi. Poi, il ritorno al processo inverso. Essere consapevole è la sua terapia.
Concentrandosi sul qui e ora, allinea se stessa, irradia energie positive, attirando il buono. Riconosce l’importanza della salute mentale, desiderando trasformarsi in un rifugio piacevole da visitare.
Consapevole della dualità tra bene e male in sé, non agisce come il dottor Jekyll, ma cerca la convivenza pacifica delle due parti. Sa separare l’ambiente esterno da quello interno, attribuendo maggior rilevanza a quest’ultimo.
Sa di non essere errata, semmai è l’ambiente circostante a etichettarla come tale. È un essere speciale e coraggioso, l’unica capace di sfuggire alle ristrette idee della società.
Fa uso della sua voce, riconoscendone la potenza. Sa utilizzarne i colori, esprimendo ciò che desidera, mostrando volontariamente e nascondendo il resto, se necessario, consapevole che l’involontario potrebbe svelare tutto.
Persona coraggiosa, vorrei incarnare la tua essenza. Dove sei? Insegnami a gridare, a non sentirmi sbagliata, a dire basta. Raggiungimi e gustiamoci quel caffè.
Raccontami come non farmi prendere di sopravvento, a non custodire sentimenti in un angolo fino a farli scappare tutti insieme.
Guidami nel sedermi sola, chiudere gli occhi e semplicemente esistere, senza il peso dei pensieri, riconnettendomi con il mio io.
Corro, corro e temo di fermarmi. Cosa accadrà? Mi ritroverei di fronte a tutti i problemi che evito.
So però che tu sei là, quindi vieni, sarò pronta ad ascoltarti.
Tua ammiratrice.