Sento la ragion incarcerata
ma le membra stuzzicate
sentono il mondo
e lo creano mia insaputa
un fiore mi sfiora
brulica dentro me un insetto
e sentimenti colora
di sgargiante affetto
un filo solletica
lì sotto
una farfalla bussa
là sopra
sento sole, vento,
acqua sulla mia pelle,
nulla smuove il dio
che in quest’ tempio picchietta:
” Ehilà, qualcun sente?”
la dimora s’erge,
l’abitante cerca ausilio attorno
nessun sente, neanche Astolfo
che dai vivi ha fatto ritorno.
Barbara
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