“È facile essere una femmina, bastano un paio di tacchi a spillo e abiti succinti… ma per essere una donna devi vestire il cervello di carattere, personalità e coraggio”.
— Rita Levi Montalcini
Con questa stupenda citazione - che secondo noi non ha nemmeno bisogno di essere commentata - vi lasciamo alla lettura delle interviste che questo mese, proprio in onore della festa della donna, sono state rivolte solamente alle ragazze. Buona lettura!
DOMANDE
- “La donna andrebbe festeggiata e rispettata tutti i giorni, non solo l’8 marzo”. Cosa ne pensi di questa affermazione? Sei d’accordo?
2. Pensi che la situazione femminile sia cambiata rispetto all’epoca precedente?
3. Credi che oggigiorno la donna sia considerata sullo stesso piano dell’uomo e che abbia i suoi stessi diritti? O pensi che ci sia ancora molto da migliorare, compreso l’abbattimento degli stereotipi a cui è soggetta?
4. Parlando di femminicidio, secondo te le donne sono tutelate abbastanza, a livello legale e sociale?
5. Per quanto riguarda l’attualità, ti sembra giusto che gli assorbenti non vengano considerati beni di prima necessità e che costino quindi più del previsto?
ANGELICA MANZONI
1. Sono pienamente d’accordo: per me la festa della donna ha un valore simbolico e penso che ormai sia ovvio il rispetto costante per la donna.
2. Secondo me è ovvio, un tempo le donne venivano sottovalutate e molte volte perfino “sottomesse”.
3. Penso che le barriere, intese come stereotipi, siano ancora oggi presenti e devono sicuramente essere abbattute, ad esempio nell’ambito lavorativo e sociale.
4. Penso che dal punto di vista legale si possano proporre leggi migliori, ma la tutela non sarà mai abbastanza, perché – secondo la mia opinione – nella mentalità dell’uomo è ancora presente un istinto di possessione. Questo è dovuto in parte all’educazione dei figli maschi.
5. Assolutamente no, per quanto mi riguarda dovrebbero addirittura essere gratuiti.
ANDREA PAVAN
1. Penso che le donne vadano festeggiate tutti i giorni e non solo l’8 marzo, perché compiono grandi sacrifici ogni giorno.
2. Mettendo alla pari donne e uomini, alcuni aspetti sono sicuramente migliorati, come ad esempio il diritto di votare; in altri ambiti però le donne sono ancora meno considerate, un esempio è la differenza nello stipendio rispetto a quello degli uomini. Dovremmo fare qualcosa!
3. Oggi la donna è soggetta a molti stereotipi che la pongono in secondo piano rispetto all’uomo, ma in realtà siamo tutti uguali.
4. Secondo me le donne non sono del tutto tutelate, perché in caso di femminicidio non hanno un appoggio che le aiuti a sentirsi più sicure.
5. Secondo me gli assorbenti non sono un bene primario, dato che ci servono solo durante il “nostro periodo”. Ovviamente non è giusto che aumentino di prezzo, perché servono solo a noi.
CHIARA RIGAMONTI
1. Sono d’accordo: non dovrebbe essere necessaria una festa per ricordare cosa sia il rispetto, anche perché alcune feste diventano commerciali e perdono il loro senso.
2. Sì, sicuramente è cambiata: prima la donna non aveva diritti e ora ne ha, ma alcune volte questi vengono trascurati.
3. No, ma sta migliorando. Non dovremmo usare questo pretesto per fare le vittime perché dovremmo essere in grado di difenderci con altri mezzi.
4. Secondo me la donna è tutelata dal punto di vista legale, i tanti casi di femminicidio dipendono dalla mentalità sbagliata.
5. Non quanto l’acqua ma sono comunque necessari, quindi dovrebbero costare di meno.
SARA MAGGI
1. Sì, sono assolutamente d’accordo: spesso la donna viene considerata inferiore rispetto all’uomo e, al giorno d’oggi, una situazione del genere non è plausibile. Ci sono donne che fortunatamente non combattono contro questo problema, mentre altre sono costrette ogni giorno a sopportare ingiustizie.
2. Sì, sicuramente. Nel corso degli anni le donne hanno acquistato sempre maggiori diritti. Nonostante ciò, non si è ancora arrivati ad una completa parità.
3. Penso che non si sia ancora arrivati ad una completa parità tra sessi e sarebbe bello riuscire ad abbattere gli stereotipi e permettere a tutte le donne di esprimere sé stesse senza che si sentano oppresse da questi ultimi.
4. Non sono molto informata a riguardo, ma penso che esistano varie leggi a favore della tutela delle donne.
5. Non penso sia giusto che costino più del previsto, dato che sono indispensabili a tutte le donne.
ALESSANDRA CASATI
1. Premetto che è giusto che la donna debba essere rispettata sempre, ma non vedo perché non cogliere l’occasione per festeggiare anche l’8 marzo… sarà anche una festa commerciale, ma non ci vedo nulla di male nel festeggiare.
2. Questo di sicuro, con l’emancipazione femminile le donne hanno più diritti rispetto al passato, anche se la strada è ancora lunga.
3. Credo che dipenda molto dall’ambiente in cui si vive: ci sono differenze ad esempio da città a paesini, o dal punto di vista culturale (per esempio per gli islamici credo sia un discorso a parte). Comunque, credo che in un ambiente di città la donna abbia quasi pari diritti, possibilità lavorative e altro all’uomo, nonostante sia più esposta a giudizi a mio parere.
4. Non credo di saper la risposta ma, se il femminicidio è così costante e ancora attuale, allora credo che la tutela non sia abbastanza.
5. No, non mi sembra giusto.
FRANCESCA BUZZI
1. Sì, sono assolutamente d’accordo in quanto oggi giorno le donne vengono ancora spesso considerate inferiori e ciò servirebbe per dar loro la giusta importanza. Inoltre, è importante mantenere il rispetto sempre in ogni situazione.
2. Sì, questo sicuramente: adesso le donne lavorare in ambiti prima impensabili e irraggiungibili, anche se ci sono ancora molte civiltà in cui esse sono considerati “oggetti” da parte degli uomini.
3. Secondo me, nonostante i numerosi progressi fatti, la donna non è ancora ritenuta al 100% alla pari dell’uomo. Un grande problema nella società di oggi è proprio che esse sono costantemente sottoposte al giudizio degli altri e a confronto con “ideali di bellezza” che le porta a non sentirsi mai abbastanza e ad avere numerose insicurezze. Quindi sì, l’abbattimento degli stereotipi sarebbe un grande progresso.
4. Sinceramente non ne so molto a riguardo, però penso che in Italia ci siano molte leggi per la tutela delle donne, mentre in altri paesi – soprattutto africani o asiatici – meno, in quanto ci sono zone dove si applica ancora l’infibulazione.
5. No, non mi sembra giusto che costino più del previsto, perché sono indispensabili per ogni donna.
ALESSIA TORRISI
1. È come San Valentino: ricevere una rosa e due cioccolatini come annuale dimostrazione d’amore. Il rispetto, come l’amore, va dimostrato ogni giorno dell’anno e non quando fa comodo.
2. Prima le donne venivano sottovalutate, rassegnate all’ubbidienza. Oggi possiamo partecipare alla vita politica, votare e lavorare. D’altra parte, in alcuni paesi la donna è ancora schiava dell’ignoranza della società, sottomessa alla mentalità maschile. La storia, anche se diversamente, si ripete.
3. Nella realtà non siamo tutti uguali. A mio parere il problema è che oggi la donna viene banalizzata e ritenuta troppo ambiziosa. Cancellare gli stereotipi sarebbe un gran passo, ma di mentalità arretrate ce ne sono ancora molte.
4. Forse si interviene troppo tardi, quando non c’è molto da fare. A livello legale le donne vengono tutelate ma questo non dissuade abbastanza dal compiere un atto così brutale come il femminicidio.
5. Gli assorbenti non possono essere ritenuti beni di prima necessità perché non incidono sulla nostra sopravvivenza. Costano più del previsto perché sono beni secondari e non perché questo è collegato alla “discriminazione femminile”.
MATILDA RIVA
1. Secondo me la donna deve essere ovviamente rispettata tutti i giorni, quindi ovvio che sono d’accordo con questa affermazione. Il fatto di essere festeggiata però è un altro discorso.
2. Certo che è cambiata la situazione femminile, però ci sono ancora moltissime cose che dovrebbero cambiare e quindi migliorare.
3. No, assolutamente. Non si è raggiunto un totale stato di uguaglianza tra donne e uomini a proposito di molti aspetti, quindi penso ci sia ancora molto da migliorare.
4. Da una parte sì, dall’altra no. C’è sempre qualche malintenzionato.
5. Assolutamente no, infatti penso sia uno dei principali aspetti che devono ancora migliorare.
GIORGIA REDAELLI
1. Non credo che la donna vada festeggiata tutti i giorni, ma questa festa deve essere un punto di partenza affinché la donna sia rispettata ogni giorno.
2. Sicuramente, ma per certi aspetti si potrebbero fare altri passi avanti, soprattutto per quanto riguarda i paesi sottosviluppati.
3. Sicuramente ci sono molte differenze – come nell’ambito lavorativo e politico – , però questa differenza è meno presente rispetto agli anni passati.
4. No, secondo me dovrebbero essere tutelate maggiormente in modo da sentirsi sempre sicure.
5. No, secondo me non è giusto, in quanto sono beni necessari e bisognerebbe assicurarli almeno alle donne con difficoltà economiche al fine di agevolarle.
FEDERICA FALBO
1. Rispettata, senza ombra di dubbio. Nel 2019 il rispetto per la donna dev’essere un atteggiamento di oramai consuetudine, anzi, credo sia da non confondere con la “festa” di noi donne. Per quanto riguarda il celebrare, beh, ricevere qualche cioccolatino e un mazzetto di mimose è molto carino (odio le mimose), è giusto dedicare una festa ad un’enorme parte della popolazione mondiale che ogni giorno – a discapito di chi ancora ci tratta come fossimo “pronte all’uso” – si dà da fare per portare avanti la propria carriera, la propria famiglia e i propri diritti.
2. Assolutamente, lo penso e lo attesto. Ecco, una cosa che non apprezzo è che anche le donne stesse tendono ad ostentare il vittimismo, la discriminazione e il femminicidio nei loro discorsi. Sì, da questo punto di vista è inaccettabile e clamoroso che ancora esistano uomini che si fanno portavoce dell’antica società patriarcale e che arrivano addirittura ad uccidere per questo valore; secondo me, però, anche tutte le piccole e grandi conquiste delle donne in politica e sul lavoro andrebbero sottolineate… in modo tale da non apparire sempre come “vittime della società”, ma come lottatrici morali e conquistatrici sociali.
3. Credo che oggi la donna non sia ancora allo stesso livello dell’uomo, indiscutibile in tutti quei paesi dove non vi è un briciolo di modernità. Nella nostra società italiana, ad esempio, dipende tutto dai punti di vista: siamo ancora fortemente legate agli stereotipi femminili della “casalinga disperata senza lingua” per via soprattutto delle forze politiche che il secolo scorso hanno governato il nostro Paese, ma possiamo vantare il fatto che oggi molte di noi siano arrivate a presiedere cariche prestigiose in politica (ad esempio il sindaco di Roma, Virginia Raggi, e il capo del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati). In tutto ciò, arriveremo ad una società di stereotipi a tasso zero solo attraverso l’istruzione e la cultura, perciò studiate.
4. Ammetto di non essere a conoscenza nello specifico dei miei stessi diritti, penso però che non si è mai tutelati abbastanza quando si parla di omicidio perché, giustizia o meno, qualcuno ci ha lasciato la pelle. E sono tantissime le donne che, in Italia e nel mondo, se ne sono andate via troppo presto per colpa di uomini brutali e meschini (nel cui stereotipo, tra l’altro, sono sicura che i ragazzi e gli uomini che vi circondano non si riconoscono).
5. NO, NON MI SEMBRA GIUSTO.
Ragazzi, ci rendiamo conto? Un pacchetto di assorbenti costa in media tra i 4 e i 7 euro, facendo il conto di quanti soldi spendo in assorbenti all’anno (confortevoli, non quelli economici fatti di carta vetrata), beh… tra i 60 e gli 80 euro. Tutto perché Madre Natura – non io – ha deciso che devo portare la vita su questo bel pianeta. Ciao amici delle tasse, le donne sanguinano, non vi pare una prima necessità questa?
Laura Arosio, Ani Shuleva e Sara Omercic