La premiazione delle eccellenze scolastiche avviene a scuola ogni anno: vengono premiati gli studenti con la media più alta in ogni classe, riconoscendo il loro impegno e la loro dedizione allo studio. Molti altri studenti del Bachelet però focalizzano le loro energie su altre passioni, mostrando talenti e doti che contraddistinguono ciascuno di loro e che potrebbero portare a carriere future in campi in cui questi ragazzi sono promettenti (o addirittura in qualche caso già tra i migliori tra i coetanei).
Esistono molti altri ambiti oltre a quelli delle discipline trattate tra le mura scolastiche e spesso ci si dimentica che andare bene a scuola non è e non deve essere tutto per noi: avere passioni, hobby, sfoghi è necessario per ognuno. Ogni studente è unico, da quelli che hanno una dote naturale per lo studio ed eccellono negli ambiti accademici, a quelli che si impegnano giorno e notte per riuscire ad avere la soddisfazione portata da un voto alto, a quelli che danno il loro meglio per ottenere un risultato dignitoso, a quelli che, nonostante il loro impegno costante, non riescono ad arrivare dove vorrebbero; non andare bene in tutte le materie non significa essere incapaci, ma semplicemente che esiste qualcos’altro in cui siamo bravi, che probabilmente è meglio per noi, che magari ci rende più felici o ci fa sentire più apprezzati. Non dobbiamo vivere i giudizi scolastici non eccelsi come qualcosa di negativo per forza; certo è importante dare il meglio di sé in ogni momento, ma se non otteniamo il massimo dei risultati non c’è da preoccuparsi: pensiamo ad altro che sappiamo fare meglio e magari ci piace anche di più!
Per lo stesso principio dell’unicità di ogni individuo, ognuno ha passioni e attitudini diverse: è importante che ognuno coltivi le proprie anche fuori dalla scuola, davvero, poiché ci aiutano a capire cosa ci piace di più, in cosa siamo più portati, ci indicano la strada giusta per noi e una via per essere felici: non lo saremo mai facendo ciò che non ci piace!
Considerato tutto ciò, è giusto riconoscere l’impegno di ognuno verso la propria passione, che sia lo studio a scuola, la dedizione per uno sport, la musica, la scrittura, la fotografia, il cinema… qualsiasi cosa che accenda in noi la scintilla.
Per fare ciò, la redazione del Giornalino ha deciso di dedicare una rubrica agli scrittori, poeti, musicisti, sportivi, e chi più ne ha più ne metta, del nostro istituto, ragazzi che si impegnano ogni giorno per seguire i propri sogni e le proprie passioni anche fuori dalle mura scolastiche: nella rubrica Bachelet Celebs si potranno così trovare le interviste fatte dai nostri giornalisti a ragazzi che studiano nella nostra scuola, che dedicano le loro energie ai più disparati ambiti, ma con un fattore comune: la scintilla nei loro occhi.
Per concludere, mi rivolgo ad ognuno di voi: coltivate sempre la vostra passione, nonostante tutto, e, se non l’avete ancora trovata, continuate a cercarla: non datevi per vinti, perché la troverete!
Amanda Ifke Longoni